L’ennesima fine di un’epoca.
O se vogliamo vederla in modo positivo, l’ennesima nascita di un nuovo mercato musicale.
Spotify, Apple Music & Co. hanno vinto.
Ad oggi le vendite dei cd generano circa 40 milioni di dollari all’anno, ma la musica digitale ormai da un paio di anni ha messo il turbo sorpassando il fisico e la tendenza è destinata a continuare.
Gli abbonamenti ai servizi streaming sono aumentati di oltre il 60%, mentre dal 2010 il numero di cd venduti a livello mondiale si è dimezzato, con un crollo continuo di anno in anno.
Si parla di una vera e propria morte del compact disc intorno al 2022 ma anche di una rinascita inaspettata: il vinile.
E così, con quasi 400 lettere di licenziamento, chiude l’ultima fabbrica di cd negli Stati Uniti. Sony ha deciso di buttare definitivamente la chiave dello storico impianto di Terre Haute nell’indiana, dopo gli impianti di Pitman, Toronto e Città del Messico. Rimarranno solo pochi dipendenti per produrre Blue-Ray, in particolare per Videogiochi e i mini dischi UHD-100 per gli impianti di proiezione.
La fabbrica fu la prima aperta nel nordamerica, grazie alla collaborazione fra Sony e Philips.
"Il mercato dell’intrattenimento domestico – ha detto alla stampa il presidente di Sony Digital Audio Disc Corp. America, Dave Rubenstein – sta declinando da molti anni. Finora siamo riusciti a tenere il passo soprattutto con una politica molto aggressiva di taglio dei costi e cercando di creare efficienza attraverso tutta la filiera. Adesso però non ha più senso andare oltre".
E voi, che ne pensate?
Non finira` questo per i cd