È impossibile immaginare un mondo senza ritmo, senza musica.
Che la musica "faccia bene" si sa. Esistono diversi studi che possono confermare questa teoria e noi stessi ce ne rendiamo conto di come la musica sia un insostituibile prozac.
Ma capiamo meglio quali sono i benefici delle note musicali sulla nostra mente e sul nostro corpo.
Secondo la rivista "Applied Ergonomics" la musica da 70dB è in grado di aumentare la produttività degli impiegati e il tipo di musica è spesso correlato all'attività: la musica classica riduce l'ansia e aumenta la creatività, l'elettronica aiuta chi svolge un lavoro ripetitivo, il jazz, l'indie-rock, l'hip-hop e il blues sono perfetti per tutti quei lavori che richiedono alta concentrazione.
Anche per chi studia la musica diventa un aiuto in più: secondo alcuni studi ascoltare musica mentre si studia matematica può far raggiungere un punteggio del 12% più alto.
Grazie ad una ricerca della Brunel University sappiamo anche che, se l’attività fisica è di intensità bassa o moderata, la musica è in grado di ridurre la sensazione di affaticamento e promuovere positività; non solo, la musica viene considerata un vero e proprio doping e per questo motivo, da oltre 10 anni alla maratona di New York è vietato l'utilizzo di cuffie e simili.
Oltre al lavoro e allo sport, la musica è un toccasana anche per il sonno. I ricercatori della National Sleep Foundation hanno provato che diversi tipi di musica hanno il potere di rallentare la frequenza cardiaca e la respirazione, abbassare la pressione sanguigna e rilassare i muscoli.
Una medicina per il cuore e uno strumento importante anche per un recupero post-ictus, come rimedio per l'emicrania. La musica è in grado di stimolare la risposta immunitaria dell'organismo, aiuta a debellare lo stress ed è un supporto importantissimo per chi soffre di depressione.
Insomma, che la musica guarisca anche l'anima, non è una leggenda metropolitana.